Oggi vi parlo della visita che abbiamo fatto a Padova in un giorno, il 27 ottobre 2024. Abbiamo deciso di dedicare una domenica parzialmente soleggiata alla scoperta di questa incantevole città veneta, ricca di storia e cultura. A viaggiare con me c’era la mia famiglia e mio cognato, ed eravamo tutti entusiasti di esplorare le meraviglie che Padova ha da offrire.
Dopo un piacevole viaggio in auto da Cattolica di circa due ore, finalmente siamo arrivati a destinazione. Per fortuna, abbiamo incontrato pochissima nebbia, molto frequente in questo periodo autunnale e la strada era libera dal traffico.
Una volta giunti, abbiamo trovato facilmente un parcheggio in Via D’Annunzio vicino Via Cadorna e Via Configliaghi zona centrale di Padova dove è facile trovare un posto auto gratuito. Con l’auto sistemata e aiutandoci con le mappe di Google, abbiamo iniziato la nostra esplorazione. L’atmosfera vivace di Padova ci ha accolti e non vedevamo l’ora di tuffarci nella storia, nella cultura e nelle bellezze architettoniche che ci attendevano.
Padova è una città che offre tantissimo per chi desidera visitarla in poco tempo, in un giorno. Con i suoi monumenti storici come la Basilica di Sant’Antonio e la Abbazia di Santa Giustina, l’arte di Giotto nella Cappella degli Scrovegni, ogni angolo racconta una storia affascinante e i principali luoghi di interesse sono tutti vicini e raggiungibili a piedi.
Gli appassionati di cultura possono immergersi nei numerosi musei come i Musei Civici Eremitiani vicino alla Cappella degli Scrovegni e le mostre d’arte. L’atmosfera vivace, i caffè storici e la prelibata gastronomia veneta rendono questa città un luogo ideale per una visita indimenticabile. Con tutto ciò che offre, una visita a Padova in un giorno permette di vedere numerose attrazioni e monumenti. Ecco il nostro itinerario.
Indice
1. Prato della Valle e Abbazia di Santa Giustina
Appena scesi dall’auto parcheggiata in via D’Annunzio, ci siamo diretti verso il vicino Prato della Valle, una delle piazze più grandi d’Europa e importante punto di riferimento culturale e sociale per la città., famosa per le sue statue che circondano il grande prato e i canaletti che si snodano attorno.
Prato della Valle è una delle piazze più scenografiche al mondo e una delle più grandi d’Europa, coprendo 90.000 metri quadrati. Questo luogo vitale di Padova è molto frequentato dai residenti per passeggiare, rilassarsi e prendere il sole. Ogni sabato si tiene un mercato con oltre 160 banchi, mentre il mercatino dell’antiquariato si svolge ogni terza domenica del mese. La piazza ospita spesso eventi, concerti e i tradizionali fuochi d’artificio di Capodanno e Ferragosto.
La piazza, progettata nel 1775 da Domenico Cerato, era originariamente un teatro romano e ora presenta un’isola ellittica al centro, chiamata Isola Memmia, attraversata da viali ombreggiati e connessa alla piazza tramite quattro ponti. L’isola è decorata con obelischi e statue in pietra di Costozza, dedicate a personaggi illustri di Padova, come Antenore, Tito Livio e Galileo Galilei. Inizialmente, le statue erano 88, ma molte sono state distrutte nel passato, e alcune danneggiate sono state sostituite o rimodellate.
La bellezza del luogo ci ha subito rapiti; i bambini erano stupiti dalle impressionanti statue in marmo, ognuna delle quali raccontava una storia diversa e sembrava prendere vita nel sole del mattino. Non abbiamo potuto fare a meno di scattare numerose foto, immortalando la scenografia incantevole di questo spazio pubblico animato e godendo dell’atmosfera vivace che caratterizza il Prato.
Da Prato della Valle si staglia in lontananza la facciata dell’Abbazia di Santa Giustina, che si erge imponente e maestosa contro il cielo. Si tratta di una delle principali attrazioni di Padova e rappresenta uno dei luoghi di culto più antichi e significativi della città. Fondata intorno al V secolo in onore della martire Giustina, sorge su un antico cimitero e resti di un tempio pagano. L’Abbazia è stata completata tra il 1532 e il 1579 e colpisce per il suo stile rinascimentale e le otto cupole iconiche.
Una volta arrivati, siamo entrati nel complesso dell’Abbazia di Santa Giustina, accolti dalla calma e dal silenzio che riempivano l’aria. L’atmosfera è luminosa e imponente, con tre navate divise da grandi pilastri e illuminate da cupole finestrate. Qui abbiamo potuto ammirare a lungo la tomba di San Luca, uno dei dodici apostoli e autore del Vangelo di Luca, un momento di connessione profonda con la storia religiosa della città.
Sull’altare del Sarcofago di San Luca si trova l’icona “Madonna Costantinopolitana”, splendidamente incorniciata da una lastra di rame dorato e arricchita da due angeli in bronzo. Questa icona è considerata l’immagine mariana più antica di Padova, risalente al XII secolo e caratterizzata da uno stile bizantino. Oggi, questa icona rappresenta un importante punto di riferimento spirituale per i padovani e per i visitatori dell’Abbazia, rimanendo un segno tangibile della fede e della tradizione della città.
L’Abbazia di Santa Giustina è anche il luogo di sepoltura di Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, la prima donna laureata al mondo. Accanto all’Abbazia si trova il monastero con i suoi chiostri decorati e una biblioteca storica.
La visita a questo complesso monumentale è stata un inizio perfetto per la nostra visita a Padova in un giorno, lasciandoci con un senso di meraviglia e anticipazione per le altre bellezze che avremmo scoperto nel corso della giornata.
2. Basilica di Sant’Antonio da Padova
La nostra seconda tappa è stata la Basilica di Sant’Antonio, uno dei luoghi più simbolici e venerati della città. Situata a breve distanza dall’abbazia, abbiamo notato l’entrata del Giardino Botanico, un invito alla bellezza naturale, ma purtroppo non ci siamo potuti fermare per mancanza di tempo. Arrivati alla basilica, la piazza antistante era affollata di visitatori e pellegrini, un segno della grande devozione che circonda questo luogo sacro.
La Basilica di Sant’Antonio è famosa per la sua forma particolare e imponente, caratterizzata da cinque cupole che le conferiscono un aspetto quasi orientale. Costruita tra il 1232 e il 1310 in onore di Sant’Antonio da Padova, la chiesa è un misto di stili architettonici, principalmente romanico e gotico. Fin dalla sua consacrazione, è diventata un importante centro di culto e attrazione per i fedeli.
Entrando nel complesso, ci siamo ritrovati in un’atmosfera vivace e un po’ caotica: la chiesa era molto affollata a causa di una cerimonia in corso, con file di persone in attesa per vedere le reliquie di Sant’Antonio, tra cui il famoso candelabro di bronzo e il mausoleo del santo. L’interno della basilica è straordinario, ricco di decorazioni sfarzose, altari magnifici e affreschi che raccontano la vita del santo. Tra le opere d’arte di grande valore, spiccano la tomba di Sant’Antonio, decorata con un raffinato tabernacolo in stile gotico, e le statue di santi e angeli che adornano gli spazi interni ed esterni.
Uno dei momenti più significativi della visita è stato raggiungere la cappella che ospita la tomba di Sant’Antonio, un luogo di pellegrinaggio per molti fedeli che si recano qui per onorare la memoria del santo e chiedere intercessioni. La basilica conserva anche preziosi arredi sacri, come calici e reliquiari, che sono utilizzati durante le celebrazioni religiose, ogni oggetto rappresentante non solo la bellezza dell’artigianato, ma anche la sacralità del luogo.
Inoltre, la Basilica di Sant’Antonio è un enorme complesso che comprende anche un giardino interno, un’oasi di tranquillità in mezzo al fervore del mondo esterno. Uscendo dalla basilica, abbiamo potuto goderci la vista del piazzale che la circonda, dove si respira un’aria di raccoglimento e riflessione. Questo luogo non è solo un’importante attrazione turistica, ma un autentico centro di fede e spiritualità che lascia un’impronta indelebile in chi lo visita.
3. Musei Civici Eremitani
Proseguendo il nostro itinerario a Padova in un giorno, abbiamo deciso di fermarci per un pranzo all’insegna del gusto. Abbiamo trovato un ottimo ristorante nel centro di Padova, dove abbiamo gustato una deliziosa pizza. La zona è ricca di ristorantini caratteristici, offrendo molte opzioni per pranzare senza perdere troppo tempo. Ricaricati da questo pasto, ci siamo diretti con entusiasmo verso la nostra prossima tappa.
Ci siamo avventurati verso i Musei Civici Eremitani, il complesso museale più antico del Veneto, ospitato nei chiostri dell’ex convento dei frati Eremitani. Qui si trovano il Museo Archeologico, il Museo di Arte Medievale e Moderna, e la stessa Cappella degli Scrovegni.
Nel Museo Archeologico, abbiamo scoperto importanti collezioni di reperti che risalgono all’epoca paleoveneta, pre-romana e romana. Una delle sezioni più interessanti è quella egizia, arricchita dalle scoperte dell’esploratore padovano Giovan Battista Belzoni, noto per le sue straordinarie esplorazioni in Egitto. La presenza di una postazione multimediale permette di approfondire la figura di Belzoni, rendendo la visita ancora più coinvolgente.
Passando al Museo di Arte Medievale e Moderna, ci siamo immersi in una pinacoteca ricca di opere realizzate dai grandi maestri della pittura italiana dal ‘300 all’800. Tra i capolavori, abbiamo trovato il Crocifisso di Giotto, originariamente posizionato sopra l’altare della Cappella degli Scrovegni, e un gruppo di dipinti su tavola del Guariento, tra cui gli “Angeli” provenienti dalla Cappella della Reggia Carrarese.
Inoltre, il Cinquecento è rappresentato con opere come la “Madonna col Bambino” di Boccaccio Boccacini e diversi dipinti di Paolo Veronese, tra cui la “Cena in casa di Simone” e “La Crocifissione” di Jacopo Tintoretto. Anche il Settecento è ben rappresentato, con opere di Giambattista Tiepolo come “San Giuseppe col Bambino”, “Madonna” e “Cristo nell’orto degli ulivi”.
Il Museo Eremitani dispone anche di un Gabinetto Fotografico che raccoglie oltre 36.000 negativi, 2000 diapositive e vari positivi che documentano la città e opere donate da fotografi padovani. Questa visita culturale si è rivelata un’opportunità preziosa per approfondire la nostra conoscenza della storia e dell’arte, rendendo la nostra giornata a Padova ancora più memorabile.
4. Cappella degli Scrovegni
La nostra quarta tappa è stata la Cappella degli Scrovegni, -situata all’interno dei Musei Eremitani- un luogo straordinario e di incredibile bellezza, famoso per gli affreschi realizzati da Giotto nel XIV secolo. Prima di entrare nella cappella, ai visitatori viene mostrato un video di 15 minuti che descrive in dettaglio la cappella e gli affreschi. La visione ha arricchito enormemente la nostra esperienza informandoci sul significato delle opere di Giotto che stavamo per vedere nella Cappella.
Appena varcata la soglia, siamo rimasti a bocca aperta di fronte alla magnificenza delle opere d’arte che adornano le pareti; ogni affresco racconta una storia, e l’abilità di Giotto nel catturare emozioni è davvero stupefacente. La visita alla cappella dura circa 15 minuti (per un totale di 30 minuti di permanenza con la visione del video), ed è fondamentale prenotare la visita con largo anticipo, poiché i posti sono limitati.
Il ciclo pittorico di Giotto nella Cappella degli Scrovegni riveste l’intera superficie interna e include 39 episodi della Vita della Vergine e della Vita di Cristo. Questi affreschi sono disposti in riquadri lungo le navate e l’arco trionfale, creando un’esperienza visiva davvero coinvolgente per i visitatori. Con ogni immagine che si svelava davanti a noi, il nostro stupore cresceva, comprendendo la profondità e il significato di ogni scena rappresentata. Il soffitto è interamente dipinto di blu, con tondi che raffigurano Cristo tra Evangelisti e Profeti, creando un’atmosfera suggestiva.
Gli affreschi della Cappella furono realizzati in tempi rapidissimi: tra il 1302 e il 1305 Giotto ha creato circa 1000 mq di pitture dedicate al Vecchio e Nuovo Testamento, rendendo la Cappella degli Scrovegni un vero un capolavoro assoluto nella storia dell’arte occidentale, paragonabile solo alla Cappella Sistina di Michelangelo. Con questa opera, Giotto avviò una nuova era nella pittura, superando l’astrazione bizantina per approdare a rappresentazioni più naturali e realistiche, meritando così il titolo di primo pittore moderno.
La visita della Cappella degli Scrovegni è un must per una visita a Padova in un giorno e ha lasciato un’impronta indelebile in noi, un gioiello imperdibile della nostra giornata nella città veneta.
Informazioni e prenotazione visite
https://www.cappelladegliscrovegni.it/
5. Torre dell’Orologio presso la Piazza dei Signori
Dopo aver visitato la cappella e aver fatto una merenda in uno dei caffè del centro, ci siamo avventurati verso la vivace Piazza dei Signori, uno dei luoghi più animati e caratteristici di Padova in un giorno. Qui, tra i palazzi storici e il movimento incessante di turisti e residenti, svetta la Torre dell’Orologio, un vero e proprio simbolo della città.
Costruita tra il 1437 e il 1444, la torre, alta 30 metri, è famosa per il suo straordinario orologio astronomico, che rappresenta la teoria tolemaica di un sistema geocentrico, con la Terra al centro dell’Universo. Questa meraviglia meccanica continua a funzionare in modo preciso, segnando non solo l’ora, ma anche le fasi lunari e i segni zodiacali, rendendola un’opera ingegneristica di grande valore.
La torre è dotata di cinque piani interni, con i primi tre dedicati alle parti del meccanismo dell’orologio. Gli ultimi due piani costituivano la residenza del maestro orologiaio, che si occupava della manutenzione. Il meccanismo a gabbia, che alimenta l’orologio, include due “treni”: uno per il tempo e l’altro per il suono della campana.
Il quadrante dell’orologio ha una forma circolare e presenta dettagli affascinanti. Nella fascia esterna, la numerazione delle ore è incisa con caratteri romani, mentre la fascia interna presenta stelle di rame su lastre di piombo. La terza fascia contiene i simboli zodiacali in rilievo, tutti rifiniti in foglia d’oro, tranne quello della bilancia, che è assente. Al centro si trova rappresentata la Terra, con una lancia che indica le ore secondo il Sole alla base e la Luna che appare su una finestra circolare.
Navigare tra i dettagli sofisticati di questa torre storica ci ha lasciati affascinati e ammirati. Ogni aspetto dell’orologio racconta una storia, non solo della meccanica, ma anche della cultura e della tradizione di Padova. La Torre dell’Orologio è un luogo dove il tempo sembra fermarsi, permettendoci di riflettere sulla bellezza e la ricchezza del patrimonio storico di questa città, rendendo la nostra visita a Padova in un giorno ancora più significativa.
6. Mostre d’arte a Palazzo Zabarella
La sesta tappa della nostra visita a Padova in un giorno ci ha portati a Palazzo Zabarella, dove era in corso una spettacolare mostra dedicata a Matisse, Picasso, Chagall, Miró, Modigliani. Padova è nota per le sue mostre d’arte di alto livello, offrendo l’opportunità di scoprire opere di grandi nomi dell’arte mondiale, e abbiamo approfittato di un’ora di tempo per visitare questa esposizione.
Palazzo Zabarella mantiene un dialogo internazionale con istituzioni museali prestigiose e, in questa occasione, collabora con il Museo della Città di Grenoble, uno dei musei più importanti d’Europa. La raccolta di arte grafica del museo francese è la seconda più grande in Francia, subito dopo quella del Musée National d’Art Moderne al Centre Pompidou.
La mostra presenta 130 opere di 47 artisti, rappresentativi dei principali movimenti artistici che hanno segnato la prima metà del XX secolo. Da Matisse e Picasso a Chagall, Miró, Modigliani e molti altri come Signac, Bonnard e Cocteau, questa esposizione offre una panoramica affascinante delle tendenze artistiche dell’epoca. I bambini, in particolare, hanno apprezzato molto i disegni al tratto e le opere coloratissime di Matisse, rimanendo affascinati dai vivaci contrasti cromatici e dalla creatività espressiva dell’artista.
Curata da Guy Tosatto, già direttore del museo di Grenoble, la mostra ci ha permesso di esplorare le diverse tecniche e linguaggi che caratterizzano il lavoro di questi grandi maestri. Attraverso matite, carboncini, tempere, acquerelli e collage, gli artisti delle avanguardie hanno sperimentato su carta, dando vita a composizioni vivaci e innovative.
Questa straordinaria selezione di opere offre un’opportunità unica di entrare in contatto con la dimensione più immediata e personale della creazione artistica. Palazzo Zabarella ha saputo proporre un approccio originale per esplorare le sperimentazioni dei movimenti che hanno profondamente rinnovato la rappresentazione della realtà nella prima metà del Novecento, rendendo la nostra visita a Padova ancora più ricca e memorabile.
Dove mangiare nel centro di Padova
Quando si visita Padova in un giorno, non si può trascurare l’ottima offerta gastronomica del centro città. I ristoranti e i caffè che si affacciano sulle piazze storiche offrono una varietà di piatti tipici veneti e italiani, perfetti per soddisfare ogni palato. Potrete gustare specialità come il risotto al tastasal, un delizioso piatto a base di carne suina speziata, oppure le sarde in saor, un antipasto tradizionale che combina il pesce con cipolle, pinoli e uvetta. Non dimenticate di assaporare il famoso baccalà alla vicentina, un piatto ricco di sapori che racconta la storia culinaria della regione.
Nel centro di Padova troverete anche pizzerie e trattorie informali dove potrete fermarvi per un pranzo veloce o una cena casual. Qui, la pizza è un must, con molte varianti che utilizzano ingredienti freschi e locali per creare combinazioni uniche. I ristoranti di pesce non mancano nemmeno, offrendo freschissime specialità del giorno, dalle vongole alle seppie, spesso preparate con una semplice e gustosa marinatura.
Per una pausa caffè, il centro di Padova è punteggiato da bar storici e accoglienti, dove è possibile sorseggiare un ottimo caffè espresso accompagnato da un delizioso dolce tipico, come un bignè o una torta di mandorle. Alcuni di questi caffè vantano un’atmosfera affascinante, con tavolini all’aperto che si affacciano sulla piazza, perfetti per godersi il vivace andirivieni della città.
Il Caffè Pedrocchi è uno dei ritrovi storici di Padova, situato in una posizione privilegiata nel centro della città. Fondato nel XIX secolo, questo elegante caffè ha conservato il suo fascino originale, diventando un punto di riferimento per residenti e turisti che cercano un angolo di relax e convivialità. Con i suoi arredi raffinati, le antiche vetrine e l’atmosfera accogliente, il Caffè Pedrocchi è il luogo ideale per gustare un ottimo caffè, accompagnato da dolci tradizionali e specialità locali.
Il caffè è famoso non solo per la qualità delle sue bevande, ma anche per il suo ricco menù che varia da colazioni appetitose a pranzi leggeri. La pasticceria è un vero e proprio gioiello, con dolci freschi preparati secondo ricette tradizionali; tra i preferiti ci sono i bignè e le torte artigianali che deliziano il palato.
Il Caffè Pedrocchi è anche un luogo di incontro sociale, spesso punto d’incontro per conversazioni vivaci e dibattiti culturali, richiamando una clientela variegata. Con la sua posizione centrale e l’atmosfera storica, rappresenta una tappa imperdibile per chi visita Padova, offrendo un modo perfetto per assaporare la tradizione e la cultura locale in un ambiente affascinante.
Se avete voglia di qualcosa di diverso, Padova ospita anche ristoranti etnici che offrono cucine da tutto il mondo, arricchendo ulteriormente l’esperienza gastronomica. Dalla cucina cinese a quella libanese, le opzioni sono ampie.
Qualunque sia la scelta, il centro di Padova è ricco di locali che rappresentano non solo il patrimonio culinario della città, ma anche le tradizioni e la cultura gastronomica della regione. Non perdete l’opportunità di esplorare le specialità locali e far sì che il vostro viaggio a Padova in un giorno sia non solo ricco di arte e storia, ma anche di sapori indimenticabili.